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domenica 6 aprile 2014

Abbassamento volontario

Cristo Gesù… svuotò se stesso, prendendo forma di servo… umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 
Filippesi 2:5-8


Quale argomento di ammirazione e di adorazione è l’abbassamento volontario del nostro Signore Gesù Cristo! Egli non ci ha dimostrato dell’interesse a distanza, come quello che un re può avere per i suoi sudditi, né ci ha amati dall’alto della gloria del cielo. No, ha lasciato il cielo e si è avvicinato a noi, poveri esseri lontani da Dio, per fare di noi dei suoi amici, testimoni della sua grazia perfetta. Il Signore ci ha dato prova del suo amore prima ancora di chiederci di avere fiducia in lui. Lui, che era senza peccato, è venuto fra gli uomini affetti dalla piaga del peccato per guarirli. Soltanto Lui poteva abbassarsi fino al nostro livello, rivestire questa forma umana senza smettere di essere Dio. Soltanto una Persona divina poteva, rivestendo “forma di servo” (lett. schiavo), acquistarci una piena liberazione e pagarne il prezzo. Questo ha fatto Gesù per amore per noi. 
Quando è stato bambino, Lui che è Dio, si è sottomesso ai suoi genitori. Più grande, ha lavorato come falegname a Nazaret. Dall’età di trent’anni “è andato dappertutto facendo del bene” (Atti 10:38). In Lui tutto era amore, saggezza e potenza allo stesso tempo. Egli faceva sempre la volontà di Dio, con un’ubbidienza perfetta. Le sue parole erano spirito e vita. 
Respinto dagli uomini, ha compiuto l’opera che Dio gli aveva affidata, quella di subire il castigo dei nostri peccati. Così si è fatto “ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce”! (Filippesi 2:8).