Non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per
la salvezza di chiunque crede.
Romani
1:16
Vergogna del vangelo?
Come si può aver vergogna d’una buona notizia? L’Evangelo
(letteralmente: buona notizia) non è riservato ai deboli di mente, ai
sempliciotti. L’apostolo Paolo è un esempio significativo. Istruito nella
miglior scuola rabbinica dell’epoca, ha potuto, meglio di altri, testimoniare
la sua trasformazione totale quando Gesù Cristo l’ha incontrato sulla via di
Damasco (Atti 9:1-22). Il campione del giudaismo è stato atterrato quel giorno
dalla potenza di Dio.
Tale potenza è capace di
commuovere i cuori, sconvolgere delle vite, trasformarle completamente.
Dio non vuole opprimerci, ma
salvare tutto il nostro essere: spirito, anima e corpo. Chi potrebbe dire di
non aver bisogno di salvezza, di liberazione, di perdono?
L’Evangelo non è riservato
ad alcune persone ben disposte, ma è per tutti: per voi e per me. Poiché siamo
tutti peccatori davanti a Dio (Romani 3:22), abbiamo tutti bisogno di salvezza.
Iniziando il suo ministero
in Galilea, Gesù diceva: “Ravvedetevi e credete al vangelo” (Marco 1:15). Ma
c’è una condizione per essere liberato dai propri peccati e ricevere la vita
eterna fin da oggi: riconoscersi peccatori, pentirsi, credere
semplicemente quello che Dio dice nella Bibbia di noi e di suo Figlio Gesù
Cristo, il Salvatore del mondo.