lunedì 15 settembre 2014

15 Settembre

Non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede.
Romani 1:16

Vergogna del vangelo?

Come si può aver vergogna d’una buona notizia? L’Evangelo (letteralmente: buona notizia) non è riservato ai deboli di mente, ai sempliciotti. L’apostolo Paolo è un esempio significativo. Istruito nella miglior scuola rabbinica dell’epoca, ha potuto, meglio di altri, testimoniare la sua trasformazione totale quando Gesù Cristo l’ha incontrato sulla via di Damasco (Atti 9:1-22). Il campione del giudaismo è stato atterrato quel giorno dalla potenza di Dio.
Tale potenza è capace di commuovere i cuori, sconvolgere delle vite, trasformarle completamente.
Dio non vuole opprimerci, ma salvare tutto il nostro essere: spirito, anima e corpo. Chi potrebbe dire di non aver bisogno di salvezza, di liberazione, di perdono?
L’Evangelo non è riservato ad alcune persone ben disposte, ma è per tutti: per voi e per me. Poiché siamo tutti peccatori davanti a Dio (Romani 3:22), abbiamo tutti bisogno di salvezza.

Iniziando il suo ministero in Galilea, Gesù diceva: “Ravvedetevi e credete al vangelo” (Marco 1:15). Ma c’è una condizione per essere liberato dai propri peccati e ricevere la vita eterna fin da oggi: riconoscersi peccatori, pentirsi, credere semplicemente quello che Dio dice nella Bibbia di noi e di suo Figlio Gesù Cristo, il Salvatore del mondo.