Gesù
(sulla croce), emesso un gran grido,
rese lo spirito… E il centurione che era lì presente di fronte a Gesù, avendolo
visto spirare a quel modo, disse: “Veramente, quest’uomo era Figlio di Dio!”
Marco 15:37-39
Gesù
domandò ai suoi discepoli: “E voi chi dite che io sia?” Simon Pietro rispose:
“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.
Matteo 16:13-16
Contrasti
“In
quest’epoca visse Gesù, un uomo eccezionale perché compiva cose prodigiose”
(Giuseppe Flavio, storico del 1° secolo d. C.).
Lo
storico riferisce dunque che Gesù, un uomo fra gli uomini del suo tempo, fece
delle cose straordinarie. Anche oggi il credente che legge i Vangeli resta
meravigliato del contrasto fra l’umanità e la divinità di Gesù Cristo. Un
credente lo sottolinea così: “Lui che è il pane
della vita (Giovanni 6:35) ha cominciato il suo ministero provando la fame
(Luca 4:2). Lui che è la sorgente
d’acqua di vita (Giovanni 4:14) ha terminato il suo ministero sulla croce
soffrendo la sete (Giovanni 19:28). Come uomo, ha conosciuto la fame, ma come
Dio ha nutrito chi aveva fame
(Matteo 14:19-21). Egli ha sentito la stanchezza (Giovanni 4:6), ma è il nostro riposo (Matteo 11:28). Ha
pagato l’imposta (Matteo 17:27), ma è il
Re (Giovanni 18:37). Ha pregato (Matteo 14:23), ma ascolta le nostre preghiere (Salmo 6:9), ha pianto (Giovanni
11:35), ma asciuga le lacrime
(Apocalisse 21:4). È stato condotto «al mattatoio come un agnello» (Isaia 53:7), ma è il Buon Pastore (Giovanni 10:14). È stato venduto per trenta
denari (Matteo 26:15), ma ha riscattato
i peccatori (1 Pietro 1:18-20). Egli ha
dato la sua vita (Giovanni 10:15) e, morendo, ha annullato la morte (2 Timoteo 1:10).”
Duemila
anni fa è stato l’umile falegname di Nazaret, domani sarà il Re dei re, davanti al quale ogni ginocchio si piegherà
(Filippesi 2:9-11).