martedì 6 agosto 2019

06 agosto


Dio nostro Padre… ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza.
2 Tessalonicesi 2:16

La nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria.
2 Corinzi 4:17

Sulla cresta delle onde

In una bella giornata d’estate, stiamo osservando, affascinati, l’abilità dei surfisti. Con un colpo di reni, eccoli in piedi sulla loro tavola, in equilibrio sulla cresta di un’onda più alta di loro e trasportati da essa fino al suo abbattersi sulla risacca della riva. Che differenza tra il nuotatore sballottato da quelle potenti onde e il surfista che si fa portare da esse!
Non è forse questa un’illustrazione di ciò che dovremmo essere noi credenti? Invece di lasciarci sballottare e talvolta inghiottire dalle onde delle prove e dalle difficoltà della vita, potremo camminare sulle onde con Lui se fissiamo lo sguardo sul nostro Salvatore e abbiamo fiducia in Lui.
È quanto l’apostolo Paolo ricordava ai cristiani di Roma. Per loro, le prove potevano essere anche un motivo di gioia, perché li portavano ad apprezzare maggiormente la loro speranza e ad avere fede nell’amore di Dio (Romani 5:3-5).
Vi sono situazioni in cui si può scoprire che Egli è il “Dio di ogni consolazione… con la quale siamo noi stessi da Dio consolati” (2 Corinzi 1:3, 4). Il Signore ci pone davanti in particolare la gloria del cielo e la beata speranza del ritorno del Signore. Così, i nostri sguardi si fissano non sulle cose visibili che ci fanno soffrire ma su quelle ancora invisibili, su quel luogo dove “non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate” (Apocalisse 21:4).