giovedì 4 novembre 2021

Piedistallo

Ad Aiaccio vi è un monumento dedicato al suo cittadino più illustre: Napoleone Buonaparte. Sul piano inclinato ai piedi della statua spicca la seguente epigrafe: “Napoleone 1°, imperatore dei Francesi; Lo abbiamo visto inerpicarsi superbo sui gradini dei cieli...”

Il fatto che Buonaparte, partito dal basso, abbia raggiunto in pochi anni l'apice della grandezza umana, non ha ancora finito di meravigliare le generazioni. La sua gloria terrena è incontestabile, perché è ben vero che il mondo appartiene ai superbi. Ma non i cieli, contrariamente all'audace affermazione di quell'iscrizione.

Sono molte le persone che considerano i valori umani, come l'intelligenza, le capacità, il successo, dei gradini per accedere al cielo. La Bibbia ci insegna precisamente il contrario in alcuni passi, come i seguenti: “perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio” Luca 16:15; “se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” Matteo 18:3.  Ed illustra questo principio con il più grande degli esempi: prima di salire in cielo, il Signore Gesù ha cominciato con abbassarsi al di sotto di chiunque. Ha messo da parte la sua gloria personale, è disceso sulla terra; ha compiuto nell'umiliazione l'opera della redenzione. Solo allora egli è risalito, non di qualche gradino, ma “al disopra di tutti i cieli” Efesini 4:10.

Per noi il primo passo verso il cielo consiste nel discendere dal nostro piedistallo, cioè dall'alta opinione che abbiamo di noi stessi! Riconosciamoci bisognosi del Suo aiuto; quali che siano le nostre doti umane o i nostri meriti. Allora potremo trovare Cristo la vera Via che porta agli alti cieli.