lunedì 28 febbraio 2022

28 febbraio - “Non mi parli?”

Allora Pilato gli disse: “Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?” Gesù gli rispose: “Tu non avresti alcuna autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall’alto”.

Giovanni 19:10-11

 

“Non mi parli?”

 

È la domanda che un giudice ha rivolto a un accusato fatto comparire in giudizio davanti a lui. Quel giudice era Pilato, il governatore romano a Gerusalemme, che aveva diritto di vita e di morte. L’accusato era Gesù, arrestato come malfattore.

Pilato si stupisce che Gesù non risponda a tutte le sue domande e che non dica nulla a propria difesa. Allora insiste: “Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?” Gesù allora si limita a dirgli che lui non avrebbe alcun potere se Dio non glielo avesse dato.

Il modo di agire del Signore ci insegna quando bisogna tacere e quando rispondere se siamo interrogati. Le poche cose che Gesù ha detto a Pilato non le ha dette per difendersi, ma piuttosto per portare il Suo giudice a riconoscere la verità. Adempiendo le profezie, il Signore è stato “come la pecora muta davanti a chi la tosa” (Isaia 53:7).

Siamo preoccupati quando stiamo per essere interrogati sulla nostra fede? Gesù sa che può essere così e per questo ha incoraggiato i discepoli dicendo: “Non preoccupatevi in anticipo di ciò che direte, ma dite quello che vi sarà dato in quell’ora; perché non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo” (Marco 13:11). Parliamo della nostra fede con coraggio e fiducia, e sperimenteremo la gioia dell’aiuto del Signore anche nelle situazioni più difficili.

“Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni. Ma fatelo con mansuetudine e rispetto” (1 Pietro 3:15-16).