Il mare era agitato, perché tirava un forte vento. Come ebbero remato per circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù camminare sul mare e accostarsi alla barca; ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Sono io, non temete”.
Giovanni 6:18-20
Sette miracoli di Gesù (2)
– Terzo miracolo (Giovanni 5:1-9): Gesù guarisce
un uomo paralizzato da trentotto anni che riconosce la sua totale incapacità a
liberarsi da solo. Questo racconto ci mostra che solo Dio può liberarci,
qualunque sia la nostra età; basta riconoscere la nostra miseria.
– Quarto miracolo (Giovanni 6:1-15): Gesù nutre in
modo straordinario 5000 persone utilizzando cinque pani e due pesci, segno che
Lui è il pane della vita. “Chi viene a me – dirà poco dopo – non avrà più fame
e chi crede in me non avrà mai più sete” (6:35). Nel cuore umano esistono dei bisogni spirituali, paragonabili alla fame e alla sete, che solo Gesù può soddisfare.
– Quinto miracolo (Giovanni 6:16-27): Gesù cammina
sulle acque agitate del mare, segno che le potenze della natura sono sottomesse
alla Sua autorità. Questo miracolo manifesta la Sua divinità (Salmo 77:15-20;
Giobbe 9:8). Anche i discepoli hanno paura quando vedono Gesù. Ma alla Sua
voce, i timori si placano, e sono subito pronti ad accoglierlo; e la loro barca
tocca terra, proprio dove volevano andare. Riconoscendo Gesù, ascoltando la Sua
voce, si passa dall’agitazione e dal turbamento alla pace e alla serenità. Ecco
la vera caratteristica della fede. La fede in Cristo si
affida a Lui che rende Dio presente in tutte le circostanze della
nostra vita.
(segue e si conclude domani)