“Quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo”.
Luca
13:4, 5
“Ravvedetevi e credete al
vangelo”.
Marco
1:15
Ravvedetevi!
Di fronte ai terremoti, alle
inondazioni, agli uragani che si succedono qua e là nel mondo distruggendo beni
materiali e vite umane e causando disperazione e miseria, a qualcuno potrebbe
sorgere questa domanda: “Perché proprio in quel luogo e non altrove?” Il
versetto del giorno ci fa capire che non dobbiamo cercare di paragonare le
responsabilità degli uni e degli altri, ma che ciascuno di noi deve piuttosto
esaminare se stesso.
La morte non può forse colpire
all’improvviso chiunque e in qualsiasi punto del globo? Bisogna dunque essere
pronti a incontrare Dio. Gesù rivelò ai Suoi ascoltatori come è possibile
prepararsi a questo incontro, e gli apostoli, dopo di Lui, lo hanno ripetuto:
“Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati”
(Atti 3:19). Ravvedersi significa essere d’accordo con Dio sul fatto che siamo dei peccatori.
Convertirsi vuol dire fare un’inversione di direzione, volgersi verso Dio;
accettare la grazia che perdona e dà la vita eterna.
I castighi di Dio stanno per cadere
su questo mondo che lo rifiuta e che è sprofondato in un gravissimo disordine
morale. Le calamità che oggi Dio permette sono come degli avvertimenti, dei
segni precursori di ciò che colpirà ben presto coloro che non si sono rivolti a
Lui per tempo. “Pensi tu, o uomo… di scampare al giudizio di Dio? Oppure
disprezzi le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua
costanza, non riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?”
(Romani 2:3, 4).