“Le nozze sono pronte… Andate dunque ai crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete”.
Matteo 22:8-9
… non con una giustizia mia... ma con quella che
si ha mediante la fede in Cristo.
Filippesi 3:9
Le nozze del figlio del re
Alcune parabole: 6. Matteo
22:1-14
Riassunto. Un re fa una festa per il matrimonio del figlio e, quando
tutto è pronto, manda i suoi servi a chiamare gli invitati; ma questi
rifiutano! Rinnova l’invito, ma trovano ancora delle scuse. Allora dice ai
servi di andare a chiamare quanti vorranno venire, “cattivi e buoni”. E la sala
è riempita! Ma quando il re entra, vede un uomo che non ha l’abito di nozze e
lo fa buttare fuori!
Significato. L’invito alle nozze rappresenta la proclamazione del
Vangelo. I servitori sono quelli che lo annunciano. I primi invitati erano i
Giudei, contemporanei di Gesù, ma molti di loro hanno rifiutato, e hanno
perseguitato i cristiani. Allora, l’Evangelo è stato predicato in tutto il
mondo e molti ancora oggi lo accettano e credono. Però, qualcuno fa finta; non
si è rivestito, per la fede, della giustizia
che Dio offre, rappresentata dall’abito di nozze, e pretende di poter stare
alla presenza di Dio.
Insegnamento. Il Vangelo è per tutti, sia per quelli che sembrano religiosi
e rispettabili, sia per i grandi peccatori. Come mai? Perché, per entrare, i
meriti personali non contano! Conta solo la fede in Gesù
Cristo che permette di essere rivestiti della giustizia
che Dio richiede. Se uno si dice cristiano senza avere Cristo come
Salvatore, andrà incontro a una triste sorte!
Anche a voi, cari amici, è giunto il Vangelo, la
“lettera d’invito” del Re. Il rifiuto o il disprezzo dipendono da voi, ma vi
costeranno la lontananza eterna da Dio. Non basta essere invitati,
bisogna accettare l’invito per potersi
presentare davanti a Dio nel modo che Lui richiede.