“Parole del re Lemuel. Massime che sua madre gli insegnò. Che ti dirò, figlio mio? Che ti dirò, figlio del mio grembo? Che ti dirò, o figlio dei miei voti? Non dare il tuo vigore alle donne, non frequentare quelle che mandano in rovina i re. Non si addice ai re, Lemuel, non si addice ai re bere del vino, né ai principi desiderare bevande alcoliche” Prov.31.
Questi consigli che il re Lamuel ricevette da sua madre meritano alcune riflessioni. Lamuel significa “che appartiene a Dio” o “dedicato a Dio”. Probabilmente sua madre aveva dedicato la massima attenzione affinché il proprio figlio conoscesse Dio e questo suo nome “dedicato a Dio” avrebbe continuamente ricordato a Lamuel ed a tutti coloro che gli stavano attorno che non era altro che uno strumento nelle mani di Dio.
Applicando questo a noi possiamo dire che i nostri figli godono di una posizione privilegiata essendo nati in una famiglia cristiana e se si convertono saranno chiamati a testimoniare di appartenere a Dio e poi a regnare con Lui.
Noi genitori o nonni, dobbiamo sempre avere coscienza dell'importanza degli insegnamenti contenuti nella Parola di Dio che possiamo trasmettere a nostri figli o nipoti.
L'ubbidienza è il punto forte dell'educazione cristiana.
“Come figli ubbidienti, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza; ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta” 1 Pietro 1:14-15.
“Non bere vino” cioè astieniti da tutto ciò che può intorpidire i sensi e alterare la nostra mente. Questa madre gli trasmette i suoi insegnamenti con fermezza, da parte di Dio, come Eunice e Loide, rispettivamente madre e nonna del giovane Timoteo (2 Tim. 1:5 e 3:15), donne dalla “fede sincera” che gli hanno trasmesso la conoscenza delle Scritture. I primi insegnamenti sono sovente inculcati nelle famiglie ed oggi, visto il rilassamento morale che contraddistingue la nostra generazione, sono ancor più necessari. Quando è un “erede al trono” ad abbandonarsi alla fornicazione o all'adulterio, la sua colpa è molto maggiore rispetto a quelli che non conoscono il Signore e che commettono tali peccati.
“Non si addice ai re” o come potremmo leggere in Isaia: “l'uomo nobile forma nobili disegni; egli si impegna per cose nobili” 32:8.