sabato 3 maggio 2025

Lasciate scritte per noi

“Geroboamo disse in cuor suo...se questo popolo sale a Gerusalemme per offrire sacrifici nella casa del SIGNORE, il suo cuore si volgerà verso il suo signore,...Il re, quindi, dopo essersi consigliato, fece due vitelli d'oro e disse al popolo: Siete ormai saliti abbastanza a Gerusalemme! O Israele, ecco i tuoi dèi, che ti hanno fatto uscire dal paese d'Egitto!... Questo diventò un'occasione di peccato... Egli fece anche dei santuari di alti luoghi, e creò dei sacerdoti, presi qua e là dal popolo, che non erano dei figli di Levi. Geroboamo istituì pure una solennità nell'ottavo mese, nel quindicesimo giorno del mese, simile alla solennità che si celebrava in Giuda, e offrì dei sacrifici sull'altare. Così fece a Betel perché si offrissero sacrifici ai vitelli che egli aveva fatti; e a Betel stabilì i sacerdoti degli alti luoghi che aveva eretti” 1Re 12:26-32. 


Questo re, molto energico, viveva e agiva tenendo conto solo di se stesso e non di Dio. Fece due vitelli d'oro. Li pose uno a Dan e l'altro a Betel, ritenendo che fosse necessario un centro religioso per tenere unite le masse. Ogni uomo ha un vuoto dentro ed  è alla ricerca di qualcosa per la sua anima questo perché Dio: “ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità” Eccl. 3:11. Così molte false religioni nascono nel tentativo di colmare questo vuoto. 

Betel significa “casa di Dio” e a questo nome erano legate delle preziose promesse. Un vitello d'oro nella “casa di Dio” che insulto! Nella cristianità quanti vitelli d'oro sono adorati!

Così stabilì una religione, fece egli stesso offerte sugli altari, inventò delle festività. Non c'è da stupirsi perché tutti coloro che di allontanano dal vero Dio e dalla Sua Parola amano mantenere un sistema religioso. Si eleggono dei propri sacerdoti si inventano dei riti, delle dottrine. Si credono al sicuro, pensano di agire con astuzia ma Dio li chiama insensati “Questi non sono che miseri, insensati che non conoscono la via del SIGNORE, il giudizio del loro Dio” Geremia 5:4. 

Dio non lascerà impunito tutto ciò. “Mentre Geroboamo stava presso l'altare per bruciare incenso” (13:1). Un uomo di Dio è mandato ad annunciare il giudizio di Dio. “Quando il re Geroboamo udì la parola che l'uomo di Dio aveva gridata contro l'altare di Betel, stese la mano dall'alto dell'altare, e disse: Pigliatelo! Ma la mano che Geroboamo aveva stesa contro di lui rimase paralizzata” (ver.4). Il re divenne impotente dinanzi al giudizio di Dio come lo sarà ogni uomo. La condanna riguardo alle sue azioni e al suo traviamento fu manifesta. Il vero Dio si era mostrato e la sua sentenza non permetteva repliche.  Allora il re invocò la grazia: “Ti prego, implora la grazia del SIGNORE, del tuo Dio, e prega per me affinché mi sia resa la mano” (ver.6) e così avvenne ma ne Geroboamo ne il popolo seppe approfittare di un così palese atto di misericordia. E' incredibile vero? 

E' incredibile quanto il cuore dell'uomo sia duro e ostinato dinanzi alla grazia di Dio ma ciò avvenne ed è stato scritto perché ci sia di aiuto e sia uno spunto di riflessione per ciascuno di noi.

“Perché tutto quello che fu scritto per l'addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinché mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture, noi riteniamo la speranza” Romani 15:4.