Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
1 Corinzi 13:11
Così parla il SIGNORE:… Come un uomo consolato da sua
madre così io consolerò voi.
Isaia 66:12, 13
Anche i piccoli dispiaceri
Come la maggior parte dei bambini, il mio Arturo è
affezionato ad una piccola coperta. Ne ha bisogno per addormentarsi e per
tranquillizzarsi. È solo un pezzo di stoffa morbida, ormai lisa e sdrucita, ma
per lui ha un grande valore. Questa sera, però, la copertina è introvabile!
Arturo piange, è inconsolabile. Che fare? Dovrei forse rimproverarlo per questo
suo dispiacere o cercare di fargli capire che quel pezzo di stoffa non ha
nessun valore e che dovrebbe smettere di piangere e incominciare ragionare come
un adulto? Certamente no. Io, che sono la sua mamma, cercherò di consolarlo e
farò di tutto per ritrovare la sua preziosa copertina. Quando sarà più grande
capirà, ma ora è troppo piccino, e per lui questa perdita è dolorosa.
Noi spesso ci rivolgiamo a Dio per le cose importanti, ma
esitiamo a parlargli dei nostri piccoli dispiaceri. Non osiamo presentarglieli
perché pensiamo che siano insignificanti e che Lui potrebbe rimproverarci per
l’esagerata importanza che attribuiamo a quelle piccolezze. Certo, abbiamo
bisogno di crescere nella fede per valutare le cose come Lui le valuta, ma
ricordiamoci che abbiamo a che fare con il “Padre misericordioso e Dio di ogni
consolazione” (1 Corinzi 1:3). Egli non sottovaluta le nostre afflizioni
giornaliere. Che per noi siano grandi o piccole, Lui le conosce.
Per Dio, tutto quello che gli confidiamo ha valore.
Parliamogli dunque di tutto ciò che ci turba con la schiettezza e la fiducia di
un bambino.