Il primo giorno della settimana, la mattina prestissimo, esse si recarono al sepolcro… E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro… Non trovarono il corpo del Signore Gesù.
“Perché
cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato”.
Luca 24:1-3, 5-6
1. La domenica, giorno della risurrezione
La
domenica è stata banalizzata. Perché rispettarla come un giorno particolare? –
dice qualcuno –Non è forse un giorno come un altro? Oggi, interessi commerciali
uniti a una progressiva de-cristianizzazione promettono libertà e maggiore
benessere. Ma il cristiano non può rimanere indifferente di fronte a questo
problema.
Che cos’è
veramente la domenica?
Gesù è
stato crocifisso e poi messo in un sepolcro, sigillato e sorvegliato dalle
guardie. Il giorno di sabato è rimasto nel sepolcro, ma la mattina della
domenica la tomba era vuota! La pietra che ne chiudeva l’ingresso era stata
rotolata. Il Signore non era più lì, era risuscitato! Giorno nuovo e luminoso
per la fede dei credenti. Da allora, la domenica è associata al pensiero della
risurrezione di Gesù Cristo.
Erroneamente,
molti cristiani considerano la domenica come se avesse rimpiazzato il “sabato”,
il settimo giorno, giorno di riposo stabilito da Dio fino alla venuta di
Cristo, e riferiscono alla domenica i testi della Bibbia che riguardavano il
“sabato”. Ma non è questo che insegna la Bibbia.
La domenica non è l’ultimo, ma il primo giorno della settimana.
Con la
Sua risurrezione Gesù Cristo ha inaugurato un’epoca nuova, quella della predicazione
del Vangelo che dà, a chi lo accoglie con fede, una “vita nuova” e fa del
credente una “nuova creatura”. “Se uno è in Cristo, egli è una nuova creatura;
le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove” (2 Corinzi 5:17).
(segue)