domenica 8 giugno 2025

08 giugno - Afferrate l’anello

 Gesù… ci libera dall’ira imminente.

1 Tessalonicesi 1:10

 

Chiunque crede in Lui riceve il perdono dei peccati mediante il Suo nome.

Atti 10:43

 

Afferrate l’anello

 

Nel Medio-Evo, quando si costruiva una cattedrale si murava alla base di una delle sue pareti un solido anello di ferro, chiamato “l’anello della salvezza”. Bastava che un malfattore lo afferrasse per essere momentaneamente al riparo dall’incriminazione. Intorno a queste stesse cattedrali c’era anche una “zona di salvezza” ben delimitata che costituiva un luogo di rifugio dentro il quale nessuno poteva essere arrestato. Queste misure permettevano di mitigare la severità della giustizia di quei tempi. Forse si ispiravano alle “città di rifugio” di cui parla la Bibbia, destinate ad accogliere gli autori di un omicidio involontario, commesso senza premeditazione (Numeri 35:11). Gli omicidi che vi si rifugiavano, se si provava che si trattava davvero di omicidio involontario, dovevano rimanere in quelle città fino alla morte del sommo sacerdote.

Ogni essere umano ha bisogno di una “città di rifugio” per sfuggire al giudizio di Dio, non solo per i peccati involontari, ma per qualunque disubbidienza verso di Lui. Questa “città di rifugio” è per Gesù Cristo e il Suo sacrificio alla croce.

Io che scrivo queste righe ho dovuto un giorno riconoscere che ero colpevole e che meritavo la condanna. La mia vita trascorsa era stata un susseguirsi di offese alla santità di Dio, e le mie decisioni erano state spesso motivate dall’egoismo e dall’orgoglio. Allora, che cosa ho fatto? Ho afferrato “l’anello della salvezza”, cioè quella mano che l’amore di Dio tende, da lungo tempo, a coloro che si riconoscono peccatori e colpevoli. E mi sono affidato a Gesù, Suo Figlio, che ha pagato per i miei peccati, volontari e involontari.