venerdì 4 aprile 2014

Credere alla divinità di Gesù

Cristo… è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen! 
Romani 9:5

Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato, io sono”.  
Giovanni 8:58

Sovente Gesù ha parlato di se stesso in termini assoluti: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete”. “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”. “Io e il Padre siamo uno” (Giovanni 6:35; 11:25; 10:30). Dichiarazioni, queste, che potrebbero sorprenderci, perché Egli era di un’umiltà ineguagliabile e d’un equilibrio assoluto. La sua purezza morale era perfetta. Ha affermato di essere senza peccato davanti a quelli che lo odiavano, e nessuno ha potuto contraddirlo. I suoi amici, come pure alcuni nemici, hanno testimoniato della sua perfezione; l’apostolo Pietro, ad esempio, riprendendo le parole del profeta Isaia, insiste sul fatto che Cristo “non commise peccato” (1 Pietro 2:21-23). 
Gesù è il Figlio unico di Dio ed è “uno” con Lui; quindi ha diritto di ricevere gli stessi onori. Infatti ha accettato l’adorazione del discepolo Tommaso, e ha ripreso quel giovane ricco che vedeva in Lui solo un uomo, anche se un uomo buono. 
Essendo Dio, ha risuscitato i morti, guarito i lebbrosi, nutrito le folle e, soprattutto, perdonato i peccati. Facendosi vedere dai suoi dopo la risurrezione, li ha convinti che era vivente in eterno. Infine, mandando lo Spirito Santo, ha dimostrato di essere glorificato alla destra di Dio.
Lettore, sii convinto che “Gesù è il Figlio di Dio… il vero Dio”! (1 Giovanni 5:5, 20).