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giovedì 25 dicembre 2014

25 dicembre

Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
Luca 2:7

(Gesù dice:) "Se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò da lui ed egli con me".
Apocalisse 3:20

Nessun posto per lui

L’albergo era al completo? I genitori di Gesù erano troppo poveri? Quel che è certo è che per loro non c’era posto. Alla sua nascita, Gesù fu dunque coricato in una mangiatoia. È questa l’accoglienza che l’inviato di Dio ha dovuto ricevere da parte degli uomini.
Se un tempo Gesù non è stato ricevuto nell’albergo, oggi è nel nostro cuore che desidera entrare. Abbiamo un posto per lui? Vogliamo riceverlo? Riceverlo consiste semplicemente nel credere in lui, comprendere che è morto al nostro posto, amarlo. Gesù è stato crocifisso per subire il castigo che noi meritavamo. Ora è vivente e, se lo riceviamo, viene ad abitare in noi con il suo Spirito.
Cristiani, poniamoci degli interrotativi. Che posto ha Gesù nella nostra vita? Di cosa è occupato il nostro cuore e a cosa pensiamo durante tutta la giornata? Se la nostra mente è piena di preoccupazioni, di fantasia, di progetti, non ci sarà posto per il Signore. Gesù è il dono di Dio. Troviamo il tempo per accoglierlo, con preghiera e leggendo la Bibbia!

Gesù disse a Zaccheo: “Oggi debbo fermarmi a casa tua” (Luca 19:5) Questi scese velocemente e lo ricevette con gioia. Aveva bisogno di Gesù. E noi? Ancora adesso il Signore potrebbe dirci: “Voglio dimorare a casa tua; fammi un posto negli spazi della tua vita: nel tuo lavoro, nei tuoi svaghi…” Cosa risponderemo? Che “in ogni cosa Egli abbia il primato” (Colossesi 1:18)!