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venerdì 21 ottobre 2016

21 Ottobre

Nella mia angoscia invocai l’Eterno, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio, il mio grido giunse a lui, ai suoi orecchi.
Salmo 18:6

Sappiamo che egli ci esaudisce.
1 Giovanni 5:15

Soli, però mai abbandonati

Il sommozzatore è collegato alla barca da un cavetto, ed è sufficiente che dia due strattoni per essere tirato in superficie e riportato a bordo; è un dispositivo di sicurezza per non correre rischi.
È un sollievo per gli ammalati avere a portata di mano un pulsante per chiedere l’intervento del personale dell’ospedale, in qualunque momento del giorno e della notte.
Le persone anziane che vivono sole hanno sempre a portata di mano il numero di telefono da comporre in caso di bisogno: il medico, l’ospedale, i figli; sanno di poter contare su quei numeri in caso di necessità o di problemi improvvisi. Oggi poi ci sono degli apparecchi individuali collegati ai centri di soccorso.
Ma può capitare che le linee siano intasate e funzionino male, o che le persone che stiamo cercando siano distratte o sommerse di lavoro, e così non sempre otteniamo risposta.

Uno solo ha sempre la linea libera; chiamandolo non troveremo mai la segreteria telefonica o l’apparecchio non collegato, anzi, è all’ascolto di ogni nostro minimo segnale e di ogni nostro sospiro rivolto a lui. Lui risponde personalmente con bontà e compassione, è Dio, il Dio che “ascolta la preghiera” (Salmo 65:2). Gli avete lanciato la vostra chiamata urgente, il vostro S.O.S. (“Save Our Souls”, cioè “salvate le nostre anime”)? Lui solo può e vuole salvare la vostra anima!