(Gesù
disse:) “Chi ascolta la mia
parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in
giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”.
“Chiunque vive e crede in me, non morirà mai”.
Giovanni 5:24; 11:26
L’isola dei morti
Il pittore svizzero Arnoldo Bocklin, profondamente
impressionato dalla mitologia, ha dipinto una celebre tela, “L’isola dei morti”:
Una figura in piedi, vestita di bianco, sta dirigendo la sua barca su un mare
calmo, e trasporta il defunto verso l’isola dei morti. Ispirato da questo
quadro, Sergio Rachmaninov, nella sua sinfonia che porta appunto questo titolo,
esprime l’ansia dell’uomo, l’angoscia, la paura.
La morte, vecchia quanto l’umanità, è la conseguenza della
nostra disobbedienza. Ma la grazia di Dio offre la risorsa; se “il salario del
peccato è la morte”, “il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù,
nostro Signore” (Romani 6:23).
Con la sua morte, Cristo ha vinto il diavolo che deteneva il
potere della morte, e può liberare
“tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro
vita” (Ebrei 2:15). Nella Bibbia si ode risuonare un grido di trionfo: “O
morte, dov’è la tua vittoria?… Ora il dardo della morte è il peccato… ma
ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù
Cristo!” (1 Corinzi 15:55-57).
E voi, sapete dove trascorrerete l’eternità, dopo la morte?
Potete deciderlo ora, ricevendo il Signore Gesù risorto, vincitore della morte,
come vostro Salvatore. Così scomparirà la vostra angoscia e avrete la certezza
di essere con Lui per sempre.