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giovedì 12 marzo 2020

12 marzo


Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso.
Levitico 19:18

“Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté nei ladroni?” Quegli rispose: “Colui che gli usò misericordia”. Gesù gli disse: “Va’, e fa’ anche tu la stessa cosa”.
Luca 10:36, 37

Come amare veramente il prossimo?

“Amare il prossimo come se stesso”. Ecco ciò che Dio ci chiede. Mettendoci sulla difensiva, noi rispondiamo: È impossibile! Sì, è impossibile a chi non conosce l’amore di Dio e rimane concentrato su se stesso. Ma Gesù si è avvicinato a noi per essere lui il nostro prossimo e ci ha amati più di se stesso. Egli ha dato la propria vita per guarirci dalla terribile malattia del peccato e darci una nuova natura capace di amare come lui ama.
Diventato il nostro Salvatore e Signore, Gesù mette nel nostro cuore un amore disinteressato e sincero per gli altri. Allora desideriamo condividere le loro gioie e le loro pene, e dire loro ciò che Gesù è per noi. Là dove regnavano la discordia e la cupidigia, la pace e il vero amore possono cambiare ogni cosa.
Ci risulta difficile amare veramente il prossimo? Non scoraggiamoci; mettiamoci a disposizione di quelli che ci sono vicini! Il Signore ci farà trovare delle nuove occasioni per avvicinarci agli altri e dare loro, per prima cosa, ciò che abbiamo di più prezioso, cioè l’amore di Dio che è stato versato nei nostri cuori (Romani 5:5). Essere il prossimo di un altro significa “prima lui, poi io”.
Conosciamo questa felice “costrizione” dell’amore del Signore? Essa mi spinge verso gli altri perché so che Gesù, il Figlio di Dio, mi ha amato e ha dato se stesso per me (Galati 2:20).