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martedì 26 novembre 2024

Disprezzare la grazia

“Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai” Eccle. 11:1.

Alcuni giorni fa, un credente, mi ha raccontato il turbamento che un suo conoscente ha avuto leggendo un semplice pezzettino di carta. Al mercato aveva incrociato una donna che distribuiva dei trattati di evangelizzazione. Ne aveva offerto uno anche a lui ma, visto di che cosa si trattava, lo aveva stracciato in minuscoli pezzettini e gettato al vento. Era soddisfatto di se stesso, aveva sorriso e usato parole irriverenti verso Dio. La sera mentre si spogliava, con sua grande sorpresa, aveva visto cadere dal suo vestito un pezzettino di carta. Conteneva due parole da due righe diverse, ma terribilmente solenni: Dio e eternità.

Non aveva dormito bene, come aveva raccontato all'amico credente, era turbato. Come mai si stava preoccupando così tanto per un pezzettino di carta? Non sappiamo per quanto tempo queste due parole abbiano pesato sulla coscienza di quest'uomo ma non dobbiamo sottovalutare la potenza del seme della Parola di Dio.

Riflettendo su questo episodio mi è venuto in mente la storia del re Achab.

Questo re aveva preso tutte le precauzioni per il giorno della battaglia. Il profeta Micaiah gli aveva annunziato la sua disfatta. 

“Se tu torni sano e salvo, non sarà il SIGNORE che avrà parlato per bocca mia...Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, marciarono dunque contro Ramot di Galaad. Il re d'Israele disse a Giosafat: Io mi travestirò per andare in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti regali. E il re d'Israele si travestì e andò in battaglia...Ma un uomo scoccò a caso la freccia del suo arco, e ferì il re d'Israele tra la corazza e le falde... la battaglia fu così accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro di fronte ai Siri, e morì verso sera” 1 Re 22:26-35.

Achab si era irritato, aveva usato tutto il suo ingegno. Aveva indossato l'armatura, si era travestito e mandato l'alleato in prima linea. 

Quante volte questo re era stato rimproverato! Quanti avvertimenti aveva ricevuto! La pazienza di Dio era giunta al termine e la freccia, scoccata a caso ma condotta dalla mano di Dio avrebbe raggiunto il segno infallibilmente come il trattato strappato dall'uomo al mercato. Questa volta però guidata da una mano di giudizio e non di ulteriore riflessione.

“Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo” Ebrei 12:25. 

Voi che disprezzate la grazia di Dio, che cosa vi aspettate da Lui? Forse avrete qualche altra occasione ma una cosa è certa: il giudizio finirà per trovarvi. Qualcuno lo potrà definire una casualità, una disgrazia, un concatenarsi di sfortunati eventi, ma la freccia del giudizio di Dio finirà per raggiungervi. Badate bene a non disprezzare Colui che parla dal cielo.