Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

mercoledì 22 agosto 2018

22 agosto


(Abraamo) fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo.
Romani 4:20, 21

La lode

“Lodate l’Eterno, perché è cosa buona salmeggiare al nostro Dio” (Salmo 147:1). La lode è l’espressione naturale di un cuore riconoscente, dopo la sua liberazione: “Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai” (Salmo 50:15). Per il credente la lode non dovrebbe dipendere né dalle circostanze né dall’ambiente in cui si trova, perché si eleva più in alto e si rivolge a Dio prima ancora di aver ricevuto eventuali risposte a una preghiera. È come un canto di vittoria per celebrare ciò che Dio è, ciò che ha fatto, ed anche ciò che farà.
È così che, nella prigione di Filippi, Paolo e Sila “cantavano inni a Dio” (Atti 16:25). Cantavano perché sentivano la Sua presenza. Non sapevano che i muri della prigione stavano per essere scrollati dal terremoto, le porte stavano per aprirsi e i ceppi per cadere dai loro piedi. Essi rendevano grazie anche in quella penosa situazione.
Pensiamo a Giosafat, uno dei re di Giuda. Incalzato da ogni parte dal nemico, gridò all’Eterno dicendo: “Non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te”. E l’Eterno gli risponde: “Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine… Presentatevi, tenetevi fermi e vedrete la liberazione che l’Eterno vi darà”. “Giosafat…, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all’Eterno e l’adorarono. I Leviti… si alzarono per lodare a gran voce l’Eterno… Appena cominciarono i canti di gioia e di lode… i figli di Ammon e di Moab… rimasero sconfitti” (2 Cronache 20:18-22). La fede, faceva affidamento su Dio, e lo ringraziava in anticipo sapendo che non delude mai le aspettative dei suoi. “Io benedirò l’Eterno in ogni tempo; la sua lode sarà sempre nella mia bocca” (Salmo 34:1).