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mercoledì 20 ottobre 2021

20 ottobre - Rallegrarsi comunque

Alcuni predicano Cristo anche per invidia e per rivalità… Comunque sia… Cristo è annunziato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora.

Filippesi 1: 15, 18

 

Rallegrarsi comunque

 

L’apostolo Paolo avrebbe avuto motivo di rattristarsi a causa di alcuni che predicavano Cristo senza sincerità e per invidia, pensando di fargli dispetto… C’era di che deprimersi. Ma come sempre il suo pensiero va in una direzione più nobile e più elevata: l’annuncio del messaggio di Cristo morto, risorto, glorificato, raggiungeva comunque qualcuno e avrebbe prodotto il suo effetto (Isaia 55:11). L’efficacia del Vangelo non era sminuita dal cattivo spirito da cui erano animati quei predicatori. Ovviamente, Paolo li disapprovava e non era neppure sfiorato dal pensiero che i credenti di Filippi avrebbero potuto associarsi a quelli che agivano così; ma la gioia che provava pensando che l’annuncio dell’opera di Cristo era comunque dato, andava oltre ad ogni altra considerazione, sia riguardo alla sua persona sia alla responsabilità di chi non predicava “di buon animo” né “per amore” (1:15-17).

Anche oggi, Cristo non viene sempre annunciato con intenti e mezzi condivisibili. Ma siamo capaci di dire con sincerità: “Cristo è annunziato; di questo mi rallegro”? Questo sentimento riesce a superare il risentimento e la legittima disapprovazione verso chi lavora senza amore? Siamo realmente felici pensando che qualche anima potrebbe “comunque” essere strappata a Satana per l’eternità?