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giovedì 24 novembre 2022

Asta

Un tale era morto e tutti i suoi beni erano stati disposti sui tavoli del ristorante dove si sarebbe svolta l’asta. Un buon numero di persone era accorso per esaminare le posate, gli utensili da cucina e tutti gli altri beni della casa, prima che il battitore aprisse l’asta.

Una vecchia Bibbia con la copertina di pelle, la costola e le bordature in legno scuro risaltava per la sua poca adeguatezza fra tutti gli articoli e, sembrava essere qualcosa di estraneo in mezzo agli altri oggetti.

Presto le offerte lanciate cominciarono a incrociarsi da una parte all’altra della sala, finché non arrivò anche il turno della vecchia bibbia. Il battitore impiegò tutta la sua arte per farne aumentare il valore. 

«E’ un bel pezzo antico, in buono stato, sembra nuova è un ornamento prezioso. Chi offre di più?».

Forza! Conferiamole un buon prezzo. Chi la vuole per settanta euro?».

Silenzio. Qualcuno simulava di guardare il tetto, mentre altri fissavano lo sguardo distratto sul pavimento.

«Nessuno, signore e signori! Si tratta di un pezzo unico! E' antica, settanta euro non sono niente. Bene, chi ne offre cinquanta?».

Di nuovo nessuna reazione; però il battitore non si diede per vinto. Un po’ indignato si piegò verso i suoi due assistenti e disse loro alquanto stizzito: «Aggiungiamo qualcosa, vediamo, quel portaposate là dietro e… dai! Quella tavoletta per tagliare il pane e il mattarello».

«Signore e signori! Un mattarello e un portaposate, in regalo per questo libro antico. E’ un po’ rovinata, però che importa! Settanta euro tutto. Chi offre settanta euro?».

Un’anziana donna alzò la voce: «Settanta euro.» Un anziano rilanciò: «Ottanta» e la donna desistette.

«Ottanta e uno, ottanta e due, ottanta e tre, aggiudicato!».

La Bibbia e i regali furono assegnati all’anziano signore.

«Vedete?» disse il battitore sorridendo sollevato, «è bastato solo aggiungere qualcos’altro».

«E’ solo per le posate, sa? è un buon prezzo» si giustificò l’anziano che teneva in mano la Bibbia.

L’asta continuò. L’uomo con la Bibbia si avviò verso l’uscita. Quasi scusandosi mormorò:

«Che me ne faccio adesso di questa?».

Una donna di mezza età commentò: «con il prezzo che ha pagato per quei regali lei ha fatto un affare».

Quando l’asta terminò e le persone uscirono dalla sala, videro la Bibbia abbandonata su un gradino della scala del ristorante. Un giovane disse: «Non la vuole nessuno», ma è sempre stato così. Mezz’ora dopo, uscì il battitore e vide lì la Bibbia ormai senza padrone, così la portò via. Chissà se la metteranno all’asta di nuovo. Chissà! La gente se la porta via solo se vi si aggiunge un regalo.

E’ da parecchi secoli che la cristianità tenta di offrire la Bibbia con l’aggiunta di regalini; si cerca di attrarre la gente con lo sport, con la musica rock «cristiana», con la politica, con i buffet. Se fa al caso loro, le persone accettano i regali. La Bibbia però rimane chiusa; non la vuole nessuno. 

Se Dio realmente esiste, la Bibbia è  il suo messaggio per noi e di ciò, io, sono pienamente convinto. La Bibbia parla chiaramente del giudizio di Dio e del fatto che ogni persona dovrà comparire davanti a Dio, per rendere conto della vita che gli è stata affidata.

L’apostolo Paolo, terminò il suo famoso discorso diretto ai filosofi riuniti nell’Aeropago di Atene con queste famose parole: “Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo che egli ha stabilito e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti”  Atti 17:30-31.

La maggior parte dei suoi ascoltatori di allora reagì beffandosi di lui. Altri invece, vollero conoscere nuovi dettagli e, solo alcuni infine, trassero adeguate conseguenze da quel che ascoltarono e, presero l’unica decisione giusta.

Se avete seguito fin qui questi ragionamenti, potete reagire in diversi modi. Potete estraniarvi con un sorriso di commiserazione, perché in giro ci sono persone tanto arretrate, da credere ancora in Dio e da fidarsi di quel che è scritto nella Bibbia oppure potete iniziare a leggerla e sarà importante fare dei passi concreti cercando seriamente un contatto con Dio, facendo le cose come Lui comanda.

Parlate a Dio della vostra vita, delle vostre colpe ed empietà passate; forse parlare a qualcuno che non potete vedere, sarà strano. Immaginare che il Creatore e Sostenitore dell’universo, di cui la Bibbia dice che “chiama tutte le stelle per nome”, possa conoscermi e interessarsi alla mia vita, sembra proprio qualcosa che si pone troppo al di là del nostro orizzonte limitato. Eppure, non è certo per questo che è meno reale, anche se con la nostra piccola mente non riusciamo a comprenderlo.

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