“Che farò dunque di Gesù detto Cristo?” Matteo 27:22.
Il popolo di Gerusalemme ha fatto la sua scelta: la morte di un giusto, di colui che guarisce, di colui che sfama. Penso che persino Pilato sia rimasto sorpreso dalla risposta data dal popolo: “Tutti risposero: Sia crocifisso”. Perché dunque il Figlio di Dio aveva fatto quel lungo tragitto per essere lì in quell'ora? Perché sopportava tutte quelle accuse, quelle falsità? La risposta sta in una parola: l'amore.
“E, legatolo, lo portarono via” Matteo 27:2.
Hanno legato il Signore. Le mani che si erano tese verso tanti miserabili, che avevano guarito, sanato malattie, saziato folle, tratto fuori dalla morte, sono state legate dagli uomini. Qui c'è un netto rifiuto del Signore e della sua opera a favore di questo popolo.
E noi Che abbiamo fatto di Gesù detto Cristo? Molti fra noi lo hanno forse “legato” come i Giudei di allora? Non hanno voluto che operasse in grazia nella loro vita? Altri hanno relegato le loro Bibbie in fondo ad un cassetto. Lo hanno legato perché non vogliano seguirlo, ascoltarlo.
“portarono Gesù nel pretorio e radunarono attorno a lui tutta la coorte. E, spogliatolo...” ver. 27-28.
Altri lo hanno spogliato dei propri vestimenti, lo hanno deriso rivestendolo di un manto di porpora. Lo hanno spogliato delle sue glorie, della sua divinità delle perfezioni del valore della Sua opera. Questi sono una moltitudine. Un esercito di predicatori o opinionisti pseudo cristiani che parlano di Cristo a modo loro privandolo di ciò che Egli è veramente. Dimostrando nella pratica che essi non vogliono che regni su di loro (Luca 19:14).
“Che farò dunque di Gesù detto Cristo?”
Eccola la domanda essenziale. “Tutti risposero: Sia crocifisso” v.22. “Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo” Giov. 19:15.
Toglilo di mezzo? Non vogliamo che costui regni su di noi? Dio ha taciuto. L'opera di salvezza doveva essere compiuta. La porta della grazia doveva essere aperta.
Ora però la domanda resta: Che avete fatto di Gesù?