Io voglio ricordare le bontà del SIGNORE… Fu il loro salvatore in tutte le loro angosce… nel Suo amore e nella Sua benevolenza… se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato.
Isaia 63:7-9
Perfetta comprensione
Un uomo
politico indossa un elmetto ed entra in fabbrica come se fosse un operaio
qualsiasi. Un assistente sociale trascorre la notte con i senza tetto. Un
generale va a mangiare alla mensa con i soldati semplici, come se fosse uno di
loro.
Tutti e
tre vogliono trasmettere lo stesso messaggio: m’identifico con voi.
Però c’è
un problema. Gli operai della fabbrica sanno che il politico si toglierà
l’elmetto quando la troupe televisiva se ne sarà andata. I senza tetto sanno
che l’domani l’assistente sociale tornerà a casa, negli agi, e si dimenticherà
presto di loro. E i soldati hanno la stessa convinzione: un giorno, e via.
Nessuno
può comprendere a fondo a fondo la loro situazione…
Ma Dio ti
capisce e sa come ti senti.
Quando
pensi che tutti ti abbiano abbandonato, Dio è lì che ti vuole aiutare.
Quando ti
trovi di fronte ad una bara e piangi, Dio conosce il tuo dolore e il vuoto che
provi.
Quando
gli altri ti deridono perché parli del tuo Signore, Dio ti guarda con
approvazione. Nella persona del Figlio Suo ha già vissuto quelle situazioni.
Se
qualcuno ti respinge, Dio può sussurrarti: “Non hanno accolto neppure me”.
Ma vi
sono delle cose con le quali Dio non può affatto simpatizzare: sono i nostri
peccati, le nostre disubbidienze, la nostra indifferenza, perché il Signore
Gesù è stato un Uomo senza peccato, “ubbidiente fino alla morte, e alla morte
di croce” (Filippesi 2:8).