Ora Barnaba… avendo un campo, lo vendette, e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.
Atti
4:36-37
Ma un uomo di nome Anania, con Saffira sua
moglie, vendette una proprietà, e tenne per sé parte del prezzo, essendone
consapevole anche la moglie; e, un’altra parte, la consegnò, deponendola ai
piedi degli apostoli.
Atti 5:1-2
Realtà
o apparenza?
(Leggere Atti 5:1-11)
Ecco due personaggi della Chiesa di
Gerusalemme nei primi anni del cristianesimo.
Barnaba ha venduto il suo campo, forse quello
che gli dava da vivere, e ha portato ai piedi degli apostoli tutto il ricavato
perché fosse distribuito ai poveri. Oggi si direbbe che non ha agito con
avvedutezza perché non ha pensato al proprio futuro, ma Dio ha apprezzato molto
la fede di quel credente. Leggendo la sua storia, vediamo come il Signore lo
abbia colmato di benedizioni; ha viaggiato con l’apostolo Paolo per portare
l’Evangelo a quanti non lo conoscevano ancora e non gli è mai mancato niente.
Avendo dato tutto ciò che possedeva per amore del Signore, il Signore ha
provveduto a tutti i suoi bisogni.
Anania, con la moglie Saffira, ha pensato di
agire nello stesso modo; soprattutto ha voluto far vedere che si comportava
come gli altri. Ha venduto una proprietà e, come Barnaba, ha deposto ai piedi
degli apostoli una certa somma. Nessuno l’obbligava a vendere i suoi beni e
nemmeno a dare tutto, ma lui ha fatto credere che quella somma fosse l’intero
ricavato della vendita. La parte che ha tenuto per sé doveva servire a
garantirgli un futuro agiato… ma non ha avuto nessun futuro! Sia lui che sua
moglie sono morti all’istante.
Il Signore ci chiede semplicemente di andare
a Lui così come siamo e di agire secondo la misura della nostra fede; non
pretende niente da nessuno, se non la
sincerità di cuore e una vera fede in Lui.