Il
nostro combattimento (il combattimento del cristiano)… non è contro
sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori
di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che
sono nei luoghi celesti. Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché
possiate resistere nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto
tutto il vostro dovere.
Efesini 6:12, 13
Il
combattimento cristiano. Chi sono i nemici?
In
caso di guerra, è essenziale conoscere il nemico, la sua strategia, i suoi
obiettivi. Così anche il credente non deve ignorare né la realtà del
combattimento spirituale, né le forme che questo può assumere.
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La lotta interiore: la conversione non sopprime le tendenze della nostra
natura umana contrarie alla volontà di Dio. Il peccato che è in noi ci incita a
disubbidire, mentre la nuova natura, ricevuta quando abbiamo creduto, ci spinge
a vivere in armonia coi desideri del Signore. È il conflitto inevitabile fra la
“carne” e lo “Spirito” (Galati 5:17).
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La lotta dall’esterno: il nemico del credente è il diavolo, un angelo
decaduto perché ha voluto essere simile a Dio e si è ribellato. È molto
potente, ma non onnipotente. La Bibbia lo definisce omicida (Giovanni 8:44),
tentatore (Matteo 4:3), accusatore dei fratelli (Apocalisse 12:10). Il diavolo
fa la guerra ai cristiani sia con le persecuzioni, sia cercando di farli cadere
in qualche peccato, sia ingannandoli con false idee e false dottrine. Egli ha
al suo servizio un esercito di potenze spirituali, i demòni, agenti del male.
Satana domina sul mondo, sul suo sistema e i suoi valori; e, se il credente non
veglia, viene meno alla sua vocazione, che è quella di ubbidire al suo Signore
Gesù Cristo. Come evitare questa sconfitta o riconquistare il terreno perduto?
Rivestendo l'armatura spirituale completa: la verità, la giustizia,
lo zelo, la fede, la convinzione della salvezza, la Parola
di Dio e la preghiera (Efesini 6:13-18).