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lunedì 3 settembre 2018

3 settembre


Gesù disse loro: “O insensati e lenti di cuore a credere…”
Ed essi dissero l’uno all’altro: “Non sentivamo forse ardere il cuore mentr’egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture?”
Luca 24:25, 32

 
Capire con il cuore 

Le verità che Dio ci rivela nella Bibbia, contrariamente alle scienze umane, non si acquisiscono con l’intelligenza naturale, né con uno sforzo di riflessione. In Matteo 13:15 troviamo un’espressione insolita: comprendere “con il cuore”. È proprio con il cuore, sede della volontà, della coscienza e degli affetti, che l’uomo può capire i pensieri divini, e non con l’intelligenza. Perché? Perché il messaggio centrale della Bibbia è la rivelazione della giustizia e dell’amore di Dio per tutti gli uomini. Leggendola, veniamo a sapere che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo; e nel mondo, nonostante la malvagità che incontrava, Egli è andato di luogo in luogo facendo del bene, insegnando agli uomini la bontà, l’amore, la grazia, la misericordia di Dio e rispondendo ai bisogni di tutti quelli che incontrava.
“Dio mostra il proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). A tanto è arrivato il suo amore infinito. Se i nostri cuori sono troppo duri per essere colpiti da questo messaggio, allora la Bibbia rimane per noi un libro chiuso, incomprensibile. Ma se l’accettiamo, riceveremo anche la facoltà di comprendere tutto il suo contenuto perché Dio ci darà il suo Spirito Santo che ci “guiderà in tutta la verità” (Giovanni 16:13) e ci permetterà di capire i suoi pensieri. Ma deve tutto passare prima dal cuore. Ecco perché il Signore ci dice: “Figlio mio, dammi il tuo cuore” (Proverbi 23:26).