Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

martedì 25 settembre 2018

25 settembre


Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio.
Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà.
Salmo 43:5; 46:1

Consolazioni divine

Le consolazioni di un amico fanno del bene, ma sono pur sempre umane e sempre più o meno superficiali. Ma quando il nostro Padre celeste interviene col suo amore e la sua saggezza, il suo intervento è appropriato, profondo, capace di trasmettere un vero conforto.
Qualunque sia la prova, il dolore fisico o morale, Dio sa come consolarci. Rivolgiamoci dunque a lui, facciamo affidamento su di lui, raccontiamogli le nostre pene. Egli aspetta che gliele esprimiamo con parole o anche solo con sospiri o con lacrime. A Dio non sfugge nessuna nostra sofferenza. Le sue consolazioni sono infinite e rispondono a tutti i nostri bisogni, per quanto grandi e svariati siano.
Il salmista Asaf esclamava: “La mia carne (il mio corpo) e il mio cuore (il mio interiore) possono venir meno (il dolore fisico e morale)”, ma aggiungeva con fiducia: “Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità in eterno… Il mio bene è stare unito a Dio” (Salmo 73:26, 28).
Sentire la presenza divina, avere il sostegno di una mano tesa (v. 23), provare la certezza di potersi avvicinare a Dio come ad una roccia irremovibile, ecco un grande incoraggiamento per il credente. La nostra fede può essere messa alla prova perché si fortifichi sempre di più, e sia glorificato Dio, Signore della nostra vita, consolatore delle anime nostre.