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giovedì 27 settembre 2018

27 settembre


(Gesù disse:) “Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”.
Giovanni 6:51

Gesù, pane di vita

I miracoli del Signore trasmettono sempre un messaggio spirituale. Così è della moltiplicazione dei pani (Giovanni 6:5-13). Con quel miracolo, Gesù nutrì una folla di parecchie migliaia di persone; ma il suo scopo non era solo quello di saziare la loro fame, tant’è vero che poi li esorterà ad adoperarsi “non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna” (Giovanni 6:27). Quando gli chiedono: “Signore, dacci sempre di questo pane”, Egli risponde loro: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Giovanni 6:35).
Già nella legge data da Dio a Mosè, la Bibbia afferma che l’uomo non vive di solo pane, ma di quello che Dio ci ha rivelato per mezzo della sua Parola (Deuteronomio 8:3). Essa nutre l’anima, alimenta la vita spirituale e mette il credente in comunione con Dio. La scopriamo quando siamo disposti a crederla e ad accettare la testimonianza di Dio, “e la testimonianza di Dio è quella ch’egli ha reso al Figlio suo. Chi crede nel Figlio ha questa testimonianza in sé” (1 Giovanni 5:9-10). Parecchi di quelli che avevano beneficiato della moltiplicazione dei pani non hanno poi seguito il Signore. Se pensiamo di poter credere in lui solo per i benefici materiali che riceviamo, siamo su una strada sbagliata; la nostra fede è molto superficiale. Ma se lo conosciamo come “il pane di vita”, potremo allora dirgli, come Pietro: “Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna” (Giovanni 6:68).