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venerdì 18 gennaio 2019

18 gennaio

Egli guarda dall’alto del suo santuario; dal cielo il SIGNORE osserva la terra per ascoltare i gemiti dei prigionieri, per liberare i condannati a morte.
Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.
Salmo 102:19-20; 34:18

Corrispondenza di lettori del calendario dal carcere

“Sono in carcere dal 2005. La preghiera, qui, è una sorgente d’energia; ci dà speranza, prospettiva e pace”.

“Sono in carcere ma le mie sbarre sono solo di metallo. La mia libertà, la mia fede in Gesù nessuno potrà togliermela. Ho incontrato il vero Salvatore grazie al cappellano della prigione. Prima credevo in Dio, ma ero come un bambino che si era perso per strada, e ho commesso un grave peccato. Ma Gesù mi ha illuminato e mi ha perdonato”.

“Detenuto, infelice, dimenticato… ma non da Dio!”
“Ero prigioniero molto prima di entrare in carcere. Ero schiavo della droga, del sesso, del denaro…”

“È in carcere che per la prima volta ho potuto leggere la Bibbia. E tutti i giorni ringrazio il Signore di avermi mandato qui per parlarmi e insegnarmi a conoscerlo”.
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Gesù è venuto sulla terra “per evangelizzare i poveri… per annunziare la liberazione ai prigionieri, e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi” (Luca 4:18).