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domenica 28 agosto 2016

28 Agosto

Il popolo disse a Giosuè: “Noi serviremo l’Eterno”.
Giosuè 24:21

Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
1 Giovanni 5:4

Saper dire di no (I)

L’Antico Testamento, prima parte della Bibbia, è molto ricco di esempi di credenti che hanno onorato il loro Dio con la propria fede. Parecchi sono citati nel Nuovo Testamento (Ebrei 11).
Daniele, giovane ebreo, deportato a Babilonia, lontano dal suo paese, schiavo del re Nabucodonosor, era invitato a nutrirsi di carni raffinate, servite alla tavola del monarca, e del vino che questi beveva. Non aveva forse il dovere di ubbidire al re e di onorarlo, condividendo il banchetto che questi gli offriva? Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con i cibi raffinati del re, un re che onorava i falsi dei (Daniele 1:8). Non ignorava che una disubbidienza al re l’avrebbe esposto alla morte. Che cosa bisognava dunque fare? Rifiutare il nutrimento proposto, oppure semplicemente accettare quel regime di favore? Non sembra che Daniele abbia avuto la minima esitazione: “prese in cuor suo la decisionedi non contaminarsi; una decisione drastica, perché amava il suo Dio e voleva essergli fedele

La sua scelta non dipendeva da interessi personali. Non era neppure la scelta più facile. I suoi affetti erano tutti per il suo Dio, ed egli prese la ferma decisione di ubbidirgli. Non si occupò delle conseguenze del suo rifiuto; erano nelle mani di Dio. Allora Dio lo benedisse e gli diede una sapienza e un’intelligenza dieci volte superiori a quelle che possedevano i saggi della Caldea.