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giovedì 11 agosto 2016

11 Agosto

Io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no.

Romani 7:18



Potenza morale


I primi sforzi per evangelizzare la Scandinavia sono dovuti ad Anschaire (801-864), un missionario eccezionale. A qualcuno che gli chiedeva se avesse compiuto dei miracoli, quell’uomo di Dio rispose: “Se ne fossi degno, chiederei a Dio di concedermi un miracolo, quello di fare di me, per sua grazia, un uomo buono”. Quest’umile risposta dimostra che Anschaire conosceva bene se stesso. Sapeva che in lui “non abita alcun bene”.
Anche quando diventiamo credenti, la nostra natura malvagia rimane. Ma Dio ci dà una nuova natura, quella di Gesù Cristo risuscitato. È una vita che si schiude solo per mezzo della potenza dello Spirito Santo.
Qual è per noi il miracolo più grande? Che la vita di Gesù si manifesti pienamente in noi. Ecco la potenza che veramente ha valore. Quando Gesù aveva fame nel deserto, avrebbe potuto trasformare le pietre in pane (Matteo 4:3-4); ma la vera forza consisteva in quel momento nell’ubbidire al suo Dio. Più tardi, quella forza non l’ha spinto a distruggere i suoi oppositori, ma a morire per loro.

Vi sono credenti che hanno dato la vita per soccorrere i loro simili, altri hanno avuto la forza di separarsi dalle potenze dell’occultismo: in questo consiste la potenza morale, che ci fa rigettare il male, per quanto ci costi, e vivere per il bene. Questa potenza ci fa manifestare la verità e l’amore di Dio, come Gesù ha fatto in modo perfetto.