Io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché
in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no.
Romani 7:18
Potenza morale
I primi sforzi per evangelizzare la Scandinavia sono dovuti ad
Anschaire (801-864), un missionario eccezionale. A qualcuno che gli chiedeva se
avesse compiuto dei miracoli, quell’uomo di Dio rispose: “Se ne fossi degno,
chiederei a Dio di concedermi un miracolo, quello di fare di me, per sua
grazia, un uomo buono”. Quest’umile risposta dimostra che Anschaire conosceva
bene se stesso. Sapeva che in lui “non abita alcun bene”.
Anche quando diventiamo credenti, la nostra
natura malvagia rimane. Ma Dio ci dà una nuova natura, quella di Gesù Cristo
risuscitato. È una vita che si schiude solo per mezzo della potenza dello
Spirito Santo.
Qual è per noi il miracolo più grande?
Che la vita di Gesù si manifesti pienamente in noi. Ecco la
potenza che veramente ha valore. Quando Gesù aveva fame nel deserto, avrebbe
potuto trasformare le pietre in pane (Matteo 4:3-4); ma la vera forza
consisteva in quel momento nell’ubbidire al suo Dio. Più tardi, quella forza
non l’ha spinto a distruggere i suoi oppositori, ma a morire per loro.
Vi sono credenti che hanno dato la vita per
soccorrere i loro simili, altri hanno avuto la forza di separarsi dalle potenze
dell’occultismo: in questo consiste la potenza morale, che ci fa rigettare
il male, per quanto ci costi, e vivere per il bene. Questa potenza
ci fa manifestare la verità e l’amore di Dio, come Gesù ha fatto in modo
perfetto.