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venerdì 10 marzo 2017

10 marzo

La legge dà la conoscenza del peccato.
Romani 3:20

L’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma soltanto per la fede in Cristo Gesù.
Galati 2:16

Il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.
Romani 6:14

I dieci comandamenti:
Sotto la Legge o sotto la grazia?

Un mondo senza crimini, senza guerre, senza terrorismo, senza furti, senza corruzione. Un mondo in cui trionfino pace, giustizia, amore… Un mondo ideale! È proprio ciò che Dio prometteva all’uomo se avesse ubbidito ai dieci comandamenti della sua Legge. Ma cosa avviene? Si vive per se stessi, non ci si priva di alcun piacere, anche se illecito, si misconosce ogni autorità con tutte le conseguenze che ne derivano a livello di famiglia e di società. Tutto questo perché l’uomo, anche con le migliori intenzioni, non può compiere la Legge di Dio. Il motivo? Il peccato – questa parola praticamente radiata dal vocabolario delle nostre società moderne – che ci separa da Dio. La Legge rivela le esigenze di Dio, mette in evidenza le tante violazioni di queste esigenze per mano degli uomini, e li condanna (Galati 3:10).
Ma Dio non si è fermato qui. Ha dato una via d’uscita: la possibilità di rifugiarsi mediante la fede in Gesù Cristo Salvatore. Lui ha portato la maledizione dovuta alla disubbidienza a questa Legge che condanna l’uomo. Chi appartiene a Cristo ha il privilegio di essere non sotto la Legge, ma sotto la grazia (Romani 6:14). Egli può, liberamente e con gioia, compiere con l’aiuto dello Spirito Santo ciò che la Legge comanda (Romani 8:2-4; Galati 2:19-20) e, per amore, fare persino di più.

Questa Legge non è soltanto incisa su tavole di pietre o scritta in un libro, ma lo è nel cuore del credente (Ebrei 8:10) perché viva in modo da piacere a Dio.