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domenica 26 marzo 2017

26 marzo

Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede.
Luca 15:17

Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo.
Atti 1:11

Il cielo

È una parola che viene usata con diversi significati. Per il meteorologo, il cielo è dove avvengono i fenomeni atmosferici, che condizionano il clima che abbiamo. Il cielo è l’atmosfera in cui volano aerei ed elicotteri. Il cielo è anche lo spazio in cui gravitano il sole e la luna, i pianeti e le stelle. La sua grandezza supera ogni immaginazione. Noi vediamo in esso il segno del Creatore.
Il cielo che noi percepiamo è quello visibile; però c’è anche un altro cielo, invisibile, che Dio ci rivela nella sua Parola. Non cerchiamo altrove, perché è solo Dio che può parlarne. “Nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo” (Giovanni 3:13). È Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Dio manifestato in “carne” (Giovanni 1:14) che, dopo la sua morte e la sua risurrezione, “fu portato su nel cielo” (Luca 24:51).

Il Signore Gesù ci parla del cielo con molta sobrietà: lo chiama “la casa del Padre mio”, e dice ai suoi discepoli: “Vado a prepararvi un luogo… tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (Giovanni 14:2,3). Non ci descrive la bellezza e la gloria di un tale luogo, perché non riusciremmo nemmeno a comprenderla. Ma ai suoi Egli rivela il suo amore e dà la certezza che essi saranno sempre con lui. La presenza del Signore Gesù, l’Agnello di Dio, un tempo crocifisso ma ora nel cielo, coronato di gloria e di onore, riempirà i loro cuori di riconoscenza, felicità e adorazione (Apocalisse 5:1-10).