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sabato 4 marzo 2017

4 marzo

Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Romani 6:23

Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Giacomo 4:17

La forza del dono

È difficile credere che un dono sia disinteressato? In un certo senso sì, perché bisogna uscire dalla mentalità d’un mondo in cui tutto si compra o si merita. Ma nel campo spirituale, non potrò mai trovare la felicità se resto in una logica di meriti, di diritti e di doveri. Questa logica forse è apprezzata nella società umana, ma per entrare nel regno di Dio devo superarla.
Essere cristiani ha un punto di partenza che non è il dovere di fare delle buone opere. No; il punto di partenza è ricevere i doni di Dio. Il suo dono supremo è il suo unico Figlio, Gesù (Giovanni 3:16). Essere cristiani è anzitutto aver creduto in lui. Allora io ricevo il perdono dei miei peccati e la vita eterna. Nonostante tutte le mie colpe, nel fondo dell’infelicità o delle sofferenze, Dio mi rialza, mi sostiene, mi libera, mi dà la forza per seguire il Signore Gesù.
Allora, al suo seguito, potrò imparare a dare in modo disinteressato, per amore. La giustizia che piace a Dio non si limita a rendere all’altro ciò che gli è dovuto, ma va più lontano, arriva al dono.

“Il giusto dona senza mai rifiutare” (Proverbi 21:26). Non si tratta soltanto di essere onesti, ma anche di condividere e di donare. Sarò giusto se mostrerò che ciò che possiedo appartiene a Dio che me lo ha affidato. Si potrebbe essere onesti ma egoisti. Ma Gesù dice: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10:8).