Non concupire la casa
del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo… né cosa alcuna del
tuo prossimo.
Esodo
20:17
Non amate… le cose che sono nel mondo; …la
concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi, la superbia della
vita.
1
Giovanni 2: 15-16
Camminate secondo lo Spirito, e non adempirete
affatto i desideri della carne.
Galati
5:16
Il
decimo comandamento: Non concupire
Questa è la definizione di un dizionario:
“Concupiscenza: desiderio smodato di possedere una cosa”. La pubblicità eccita
sempre di più le tendenze meno nobili dell’uomo, come la concupiscenza, per
promuovere la vendita di prodotti o di servizi. Più le immagini sono
scioccanti, più risvegliano il forte desiderio di possedere e incitano a far di
tutto per riuscirvi.
Però Dio, che conosce perfettamente il cuore
umano, dice esplicitamente nella sua Legge: “Non concupire”. In altre parole,
non coltivare questo sentimento d’insoddisfazione che spinge a volere ciò che
non si ha; non perseguire un materialismo sfrenato, si rischierebbe di essere
indotti a compiere atti gravi come il furto e l’adulterio.
Anche il credente corre il rischio di cedere
alla concupiscenza. “Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per
ubbidire alle sue concupiscenze” (Romani 6:12). Questa battaglia si combatte
anzitutto nei pensieri. Che cosa ricerco? Letture, film, trasmissioni
televisive, frequentazioni che stimolano la concupiscenza? Facciamo attenzione.
Il credente ha due armi per resistere:
la lettura assidua della Bibbia e la preghiera. Quando la tentazione si
presenta, fuggiamo, distogliamo gli sguardi; e avviciniamoci al Signore “per
ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno”
(Ebrei 4:16).