Gesù
stando in piedi esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in
me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.
Giovanni 7:37-38
“Ma
tu fermati, e ti farò udire la parola di Dio”.
1 Samuele 9:27
Comunicare
l’essenziale
Una
delle più grandi evoluzioni della nostra epoca è senza dubbio il “boom” delle
telecomunicazioni. Se avete più di cinquant’anni, vi ricorderete sicuramente il
periodo in cui, per la prima volta, avete comunicato con un telefono fisso, poi
con un cellulare, poi tramite Internet.
Oggi
l’uomo dispone di tanti mezzi di comunicazione come mai in passato. Attraverso
i media, le notizie fanno il giro del
mondo; si dice di tutto e si sa di tutto e di tutti. I contatti si moltiplicano
senza più limiti di distanza, ma questa profusione di informazioni occupa
talmente tanto spazio da farci dimenticare l’essenziale! Si rischia di
dimenticarsi di Dio! Non è forse significativo che ai giorni nostri si parli
tanto di comunicazione ma così poco di comunicazione con Dio? Eppure la
relazione con Dio è essenziale, perché da essa dipende la nostra vita presente
e quella futura.
Dio
comunica con noi tramite il creato e la sua Parola. Cosa ne facciamo dei suoi
messaggi? Egli ci parla attraverso la creazione, della quale ci ha affidato la
gestione, ci parla per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo che il Vangelo rivela.
Egli è venuto sulla terra e ci ha fatto comprendere la nostra condizione di
peccatori davanti a Dio, quel Dio che desidera stabilire con la sua creatura
una relazione personale e vivente. Questo è possibile solo attraverso il Signore Gesù,
unico mediatore tra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5), unica via per
arrivare a Dio e conoscerlo come Padre. Da questa conoscenza dipende il nostro
avvenire eterno.