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giovedì 18 ottobre 2018

18 ottobre


Gesù stando in piedi esclamò: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.
Giovanni 7:37-38

“Ma tu fermati, e ti farò udire la parola di Dio”.
1 Samuele 9:27

Comunicare l’essenziale

Una delle più grandi evoluzioni della nostra epoca è senza dubbio il “boom” delle telecomunicazioni. Se avete più di cinquant’anni, vi ricorderete sicuramente il periodo in cui, per la prima volta, avete comunicato con un telefono fisso, poi con un cellulare, poi tramite Internet.
Oggi l’uomo dispone di tanti mezzi di comunicazione come mai in passato. Attraverso i media, le notizie fanno il giro del mondo; si dice di tutto e si sa di tutto e di tutti. I contatti si moltiplicano senza più limiti di distanza, ma questa profusione di informazioni occupa talmente tanto spazio da farci dimenticare l’essenziale! Si rischia di dimenticarsi di Dio! Non è forse significativo che ai giorni nostri si parli tanto di comunicazione ma così poco di comunicazione con Dio? Eppure la relazione con Dio è essenziale, perché da essa dipende la nostra vita presente e quella futura.
Dio comunica con noi tramite il creato e la sua Parola. Cosa ne facciamo dei suoi messaggi? Egli ci parla attraverso la creazione, della quale ci ha affidato la gestione, ci parla per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo che il Vangelo rivela. Egli è venuto sulla terra e ci ha fatto comprendere la nostra condizione di peccatori davanti a Dio, quel Dio che desidera stabilire con la sua creatura una relazione personale e vivente. Questo è possibile solo attraverso il Signore Gesù, unico mediatore tra Dio e gli uomini (1 Timoteo 2:5), unica via per arrivare a Dio e conoscerlo come Padre. Da questa conoscenza dipende il nostro avvenire eterno.