“Fino
a quando zoppicherete dai due lati? Se l’Eterno è Dio, seguitelo”.
1 Re 18:21
Chiunque
chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa.
Luca 11:10
Agnostico?
Cerca e troverai!
“Sia
che ci si consideri credenti, agnostici o atei, non si può ignorare la
rilevanza del fenomeno religioso nel mondo che ci circonda”. Questa dichiarazione si trova in una pubblicità di
una “Enciclopedia delle religioni”. Gli uomini sono dunque classificati in tre
categorie: credenti, agnostici e atei. Mentre una volta si parlava solo di credenti
e di increduli, ora bisogna aggiungere anche gli agnostici.
In
effetti, molti pensano di non potersi pronunciare riguardo alle questioni
religiose; non si dichiarano credenti, ma non vogliono neppure dire di essere
atei. Allora sostengono che tutto ciò che riguarda la sfera spirituale non è
conoscibile in quanto va al di là dei dati ricavati dalle sperimentazioni
scientifiche.
Questo
atteggiamento potrebbe sembrare umile, eppure, in pratica, colui che si
definisce agnostico sceglie di non credere alla rivelazione di Dio, esattamente
come l’ateo.
Facciamo
un esempio: un uomo nel deserto arriva assetato vicino a un pozzo che si trova
alle porte di un villaggio, ma non sa se l’acqua sia potabile oppure no; allora
decide di non bere e muore di sete. È stato saggio a non rischiare? O non
sarebbe stato meglio se si fosse informato e, nel caso che l’acqua fosse
potabile, avesse bevuto?
Anche
chi si definisce agnostico dovrebbe cercare la verità; e non lo farebbe invano
perché il Signore ha detto: “Chi cerca trova”. L’aldilà è inaccessibile per la
mente umana, ma può essere conosciuto per
mezzo della fede, la sola che può ricevere
la rivelazione di Dio.