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lunedì 15 ottobre 2018

15 ottobre


Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile.
1 Corinzi 9:24-25

Giochi olimpici

Nell’antica Grecia, i giochi olimpici erano così importanti che tutti i Greci desideravano assistervi almeno una volta nella vita. Nulla superava la gloria della corona olimpica. Riportati in vigore nel 1894 da Pierre de Coubertin, i giochi olimpici sono ancora oggi una sorprendente competizione tra atleti di altissimo livello, tutti impegnati a ottenere la medaglia d’oro!
L’apostolo Paolo, contemporaneo dei giochi di Olimpia e di Corinto, prende spunto da questi per dare degli insegnamenti ai cristiani. La vita del credente assomiglia ad una corsa sportiva, il cui obiettivo da raggiungere è una piena maturità spirituale (Efesini 4:13; Ebrei 6:1). L’obiettivo supremo dei credenti sulla terra è assomigliare a Cristo.
Grazie alla loro fede, i veri cristiani attraverseranno tutti la “linea di arrivo”, raggiungeranno tutti il cielo dove saranno resi simili a Cristo. Tuttavia, Paolo ci esorta a non andare verso il traguardo svogliatamente e senza entusiasmo, ma come atleti seriamente impegnati, che si sottopongono ad allenamenti regolari ed intensi, e che rispettano uno stile di vita sano e rigoroso. Il credente includerà nel suo allenamento spirituale quotidiano la lettura della Bibbia e la preghiera. Sarà portato a rinunciare a tutte le cose che intralciano la sua vita spirituale, a respingere le tentazioni e a stabilire delle corrette priorità.
Il premio da vincere non è la gloria effimera di un trofeo sportivo, ma è la ricompensa che Gesù Cristo stesso darà, per l’eternità, a tutti i credenti fedeli.