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sabato 20 ottobre 2018

20 ottobre


Anche ridendo, il cuore può essere triste; e la gioia può finire in dolore. Lo sviato di cuore avrà la ricompensa del suo modo di vivere, e l’uomo dabbene quella delle opere sue.
Proverbi 14:13-14

Rallegratevi nel Signore.
Filippesi 3:1

Divertimento o vita reale?

“Non è un’esagerazione dire che oggi tutte le persone si lasciano attrarre dal mondo del divertimento”, ha scritto Tom Peters. I videogiochi, per esempio, assorbono a milioni di giovani gran parte del loro tempo. Il gioco li spinge ad identificarsi in esseri virtuali, dotati di poteri straordinari, spesso mostruosi e terrificanti. Lo sforzo, la sofferenza e il senso di responsabilità non esistono. La “morte” è soltanto un incidente, seguito immediatamente (dopo) da una nuova “vita”…
Così i giochi diventano un modo per dimenticare un presente che soddisfa poco e un futuro che fa paura. In sostanza, spingono a sfuggire la vita reale nascondendo il suo vero scopo e la sua sola vera speranza, quella preparata da Dio.
I nostri ragazzi devono avere delle certezze, dei punti fermi, e hanno bisogno di essere aiutati ad affrontare la vita “reale” con equilibrio e saggezza. Nel mondo non ci sono superuomini o superdonne, ma solo esseri che hanno bisogno della guida di Dio per le cose della terra, e della salvezza che Egli offre per la vita eterna.
La vita terrena che ogni individuo ha ricevuto ha un inizio e una fine, ma poi prosegue nell’eternità. Dio ci vuol dare “un avvenire e una speranza” (Geremia 29:11), “la speranza della vita eterna” (Tito 1:2). Il suo Figlio, Gesù Cristo, quando è venuto in terra non ha vissuto una vita virtuale! Ha mostrato la sua potenza facendo miracoli veri, e ha manifestato il suo amore soffrendo, per espiare il nostro peccato.