Guardate che nessuno renda ad alcuno
male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di
tutti.
1 Tessalonicesi 5:15
Amare il prossimo
La morale degli uomini si è appropriata
di questa raccomandazione: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse
fatto a te”. Se questa regola fosse seguita, che cambiamento nella vita sociale
e familiare! Le maldicenze, le dispute e le guerre sparirebbero. Tuttavia
l’avvertimento resta sul negativo, dice di “non fare”.Il Signore Gesù va oltre e ci dice:
“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro” (Matteo 7:12).
Il richiamo è al positivo. Non si
tratta più di non fare, ma di fare al prossimo tutto ciò che si
desidererebbe ricevere.Non è anche l’insegnamento
dell’apostolo Giacomo? La fede è attiva: “io con le mie opere ti mostrerò la
mia fede” poiché “la fede senza le opere non ha valore” (Giacomo 2:18, 20). La
fede di Raab, la prostituta di Gerico, si era mostrata nel fatto che aveva
nascosto e protetto le spie d’Israele che si erano rifugiate presso di lei
(Giosuè 2).Scrivendo ai Galati (5:14) e ai Romani
(13:9), l’apostolo Paolo riassume gli ordini della legge in una sola parola: “Ama Dio e ama il tuo prossimo come te
stesso”. Ecco il carattere positivo della morale cristiana, e ciò può
essere realizzato solo per mezzo della potenza dell’amore di Dio.Lui solo ne è la
sorgente: “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha
amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i
nostri peccati” (1 Giovanni 4:10).