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giovedì 2 giugno 2016

2 Giugno

Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

1 Tessalonicesi 5:15


Amare il prossimo

La morale degli uomini si è appropriata di questa raccomandazione: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Se questa regola fosse seguita, che cambiamento nella vita sociale e familiare! Le maldicenze, le dispute e le guerre sparirebbero. Tuttavia l’avvertimento resta sul negativo, dice di “non fare”.Il Signore Gesù va oltre e ci dice: “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro” (Matteo 7:12). Il richiamo è al positivo. Non si tratta più di non fare, ma di fare al prossimo tutto ciò che si desidererebbe ricevere.Non è anche l’insegnamento dell’apostolo Giacomo? La fede è attiva: “io con le mie opere ti mostrerò la mia fede” poiché “la fede senza le opere non ha valore” (Giacomo 2:18, 20). La fede di Raab, la prostituta di Gerico, si era mostrata nel fatto che aveva nascosto e protetto le spie d’Israele che si erano rifugiate presso di lei (Giosuè 2).Scrivendo ai Galati (5:14) e ai Romani (13:9), l’apostolo Paolo riassume gli ordini della legge in una sola parola: “Ama Dio e ama il tuo prossimo come te stesso”. Ecco il carattere positivo della morale cristiana, e ciò può essere realizzato solo per mezzo della potenza dell’amore di Dio.Lui solo ne è la sorgente: “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1 Giovanni 4:10).