Cammina
pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi;
ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio.
Ecclesiaste 12:1
Dio…
illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate… qual è verso di noi che
crediamo, l’immensità della sua potenza.
Efesini 1:18-19
Dove posiamo il nostro sguardo?
Oggigiorno
la pubblicità invade tutto, le strade, i centri commerciali, gli schermi dei
televisori e del computer. È difficile non vedere queste immagini, spesso una
più provocante dell’altra. I cristiani devono essere vigilanti; la Bibbia ci mette in guardia
contro la concupiscenza degli occhi che eccita i nostri sensi e può portarci a
commettere il peccato (1 Giovanni 2:16; Giacomo 1:15). Ricordiamoci di ciò che
il Signore Gesù diceva con forza ai suoi discepoli: “Se l’occhio tuo ti fa
cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con un occhio solo nel regno
di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella geenna” (Marco 9:47). Lot,
il nipote di Abraamo, “alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano”; a
causa di questo si allontanò dal cammino della fede e finì per stabilirsi a
Sodoma, abitata da uomini “perversi e grandi peccatori contro l’Eterno”. Lot fu
salvato in extremis nel giorno del giudizio della città, ma sua moglie perse la
vita guardando indietro verso quel luogo al quale il suo cuore si era attaccato
(Genesi 13:10-13; 19:15-26).
Consideriamo
invece l’esempio di Mosè: “gli occhi del suo cuore” erano rivolti verso il
cielo: “aveva lo sguardo rivolto alla
ricompensa. Per fede abbandonò l’Egitto, senza temere la collera del re,
perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile” (Ebrei
11:26-27). Seguiamo l’invito della Parola di Dio, fissiamo “lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende
perfetta” (Ebrei 12:2).