Benedetto
l’uomo che confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno. Egli è come un
albero piantato vicino all’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume;
non si accorge quando viene la calura e il suo fogliame rimane verde; nell’anno
della siccità non è in affanno e non cessa di portar frutto.
Geremia 17:7-8
Crescita spirituale
Robert
Browning, autore inglese del 19° secolo, ha scritto: “La crescita è allo stesso
tempo una prova e un’esigenza della vita”. Ma molto prima di lui, gli apostoli
invitavano i cristiani a crescere nella grazia e nella conoscenza del nostro
Signore e Salvatore Gesù Cristo (2 Pietro 3:18).
Perché
vi sia crescita, bisogna che prima vi sia vita. Se piantassimo una pietra in un
terreno fertile, col passare degli anni essa non cambierebbe, mentre un seme,
nelle stesse condizioni, diventerebbe una pianta o un albero. Ma la crescita
spirituale implica una continuità. Il credente è come un bambino; se un bimbo
smettesse di crescere sarebbe malato, e i suoi genitori si preoccuperebbero.
A
che punto è la nostra crescita spirituale? Essa fa parte del piano di Dio per
noi; Egli ci ha anche dato i mezzi per crescere. Gesù ci invita ad osservare i
gigli dei campi e considerare come crescono. Qual è il loro segreto? Essi
spuntano, poi fioriscono spontaneamente nutrendosi delle sostanze fornite dal
terreno. L’applicazione spirituale è chiara. Quando leggiamo regolarmente la
Bibbia , mettendo in
pratica ciò che impariamo, contribuiamo al nostro sviluppo spirituale, nutriamo la nostra anima. Anche la
respirazione è una funzione essenziale per la crescita di un essere vivente.
Per il credente, la preghiera può essere considerata il “respiro dell’anima”;
essa gli permetterà di sopravvivere nell’atmosfera di un mondo che è contrario
a Dio.