(Gesù disse:) “Io me
ne vado, e torno da voi”.
Giovanni 14:28
Il
Signore è vicino.
Filippesi 4:5
“Sì,
vengo presto”.
Apocalisse 22:20
Futuro prossimo
Durante
una lezione di sintassi, l’insegnante parla ai suoi alunni dei diversi modi per
esprimere un avvenimento futuro. Fa l’esempio del futuro prossimo: “Io verrò…
Noi partiremo…”. Fa riferimento anche al possibile uso del presente per
esprimere un’azione che sta per accadere: “Sono da te fra un istante…”. Se
qualcuno si esprime così, vuol dire il suo arrivo è davvero imminente.
Nei
versetti citati oggi, chi dice “Sì, vengo”, è il Signore Gesù. Lui, il Figlio
di Dio, è già venuto una volta sulla terra, vi è stato crocifisso e sepolto; ma
è uscito dalla tomba ed è risalito al cielo. Ma, “ancora un brevissimo tempo e colui che deve venire verrà e non
tarderà” (Ebrei 10:37).
Per
coloro che hanno creduto in lui, che lo hanno accettato come loro personale
Salvatore, allora questa promessa è un grande motivo di gioia. Il nostro
Signore non darà a nessun altro la responsabilità di venire a prendere coloro
che egli ama per portarli con sé nel cielo!
Ma
per coloro che rifiutano ancora la sua grazia, il pensiero che Egli ritorna, e
che il tempo utile per essere salvati sta per finire, è molto solenne. Non
aspettate che il periodo della grazia sia finito! Poiché nel giorno in cui il Signore Gesù ritornerà a prendere i suoi,
essi saranno rapiti e introdotti nella felicità eterna, ma gli altri saranno
lasciati sulla terra sulla quale cadranno i giudizi di Dio, “l’ira di Dio”
(Efesini 5:6).
Se
quel giorno fosse oggi, dove ti troveresti domani?