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sabato 11 giugno 2016

11 Giugno

Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano.
1 Corinzi 2:9

Ancora nel guscio

L’anima, all’interno del corpo umano, può essere paragonata al piccolo uccello ancora nascosto all’interno del guscio dell’uovo. Se in qualche modo l’uccellino potesse venire a sapere che all’esterno di quel guscio si trova un vasto mondo pieno di luce, di fiori, di prati, di fiumi e di colline; se gli si dicesse che tutto è magnifico, che i suoi “genitori” vivono in quel mondo, del quale farà parte anche lui non appena uscirà dalla sua prigione, non capirebbe nulla e non crederebbe a niente di quello che gli venisse raccontato. Se gli si potesse spiegare che un giorno vedrà tutto ciò con i suoi occhietti, e che volerà con le sue ali, ancora imperfette, non crederebbe nemmeno a questo; nessuna prova lo convincerebbe.
Così, molte persone non credono alla vita futura e all’esistenza di Dio perché non possono vedere tutto ciò mentre sono ancora nel loro involucro terreno. La loro immaginazione, simile a occhi chiusi, ha delle ali troppo deboli, è incapace di levarsi in alto, al di là dei limiti posti dalla loro ragione; con gli occhi fisici non possono vedere le cose splendide ed eterne che Dio prepara per coloro che lo amano.

L’uomo, creatura limitata, ha bisogno della fede per elevarsi al livello dei misteri del Dio infinito. È impossibile per l’intelligenza limitata dell’essere umano penetrare nella profondità dei segreti divini con i soli mezzi che possiede.