Beato
l’uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto! Beato
l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità e nel cui spirito non c’è inganno.
Salmo 32:1-2
La mia felicità, un dono di Dio (II)
Passarono
alcuni mesi. Tornai al gruppo di preghiera perché c’era qualcosa che mi
attirava. Per la prima volta mi rivolsi a Dio: “Dio, se esisti veramente, se
puoi fare qualche cosa per me, fallo adesso”. All’istante sentii una grande
pace. Rientrato a casa, avevo l’impressione che Gesù fosse accanto a me.
Quando
lo raccontai ai miei, mi diedero del pazzo. Ma ciò che mi preoccupava era la
mia situazione: avevo messo in piedi un commercio poco pulito… Dovevo
interrompere tutto? E in questo caso che ne sarebbe stato di me? Passai sei
mesi terribili. Non riuscivo a smettere di drogarmi, anzi giunsi ad aumentare
le dosi per far tacere i combattimenti interiori. Poco tempo dopo, ricevetti
una telefonata da mia sorella. Senza sospettare nulla di ciò che mi era
capitato, mi raccontò che aveva trovato
la fede e che era veramente felice. Mi confidai con lei spiegandole la mia
situazione ed ella mi promise che avrebbe pregato
per me. Un giorno decisi di tornare dai miei genitori. Gettai via la droga
che mi restava e, a partire da quel momento, il desiderio di riprenderla mi
lasciò definitivamente.
Il
cambiamento che si è prodotto in me in pochi mesi è inspiegabile agli occhi dei
miei conoscenti. Chi avrebbe potuto credere che, nel giro di cinque anni, io
potessi avere un lavoro onesto e che mi piace, essere sposato, felice e
tranquillo? La felicità che ora provo è un dono di Dio!
Domenico