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lunedì 13 giugno 2016

13 Giugno

Lo Spirito del Signore è sopra di me; perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato ad annunziare la liberazione ai prigionieri, e ai ciechi il recupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi.
Luca 4:18-19

Liberato dalla droga (I)

Ho iniziato a drogarmi durante l’adolescenza e, nel giro di dieci anni, mi sono trovato preso in quella tremenda spirale. Credevo di essere felice, ma non si trattava che di un piacere fugace che bisognava rinnovare continuamente. “Viaggi”, evasioni dalla realtà, cure di disintossicazione, ecco come si svolgeva la mia vita… E ciò mi costava caro!
A un certo punto, il più importante spacciatore del luogo divenne il mio migliore amico. Un giorno, egli interruppe tutto: smise di andare al solito bar mal frequentato, di drogarsi e, ovviamente, di spacciare la droga. “È Gesù che mi ha cambiato”, diceva. Io mi beffavo di lui e pensavo che si comportasse così per discolparsi. Smisi di frequentarlo, ma egli veniva a trovarmi per parlarmi di quel Gesù che lo aveva trasformato. Quel ragazzo, che non era mai stato capace di mettere ordine nella sua vita, aveva trovato un lavoro, un alloggio, e sembrava felice.
È stata la sua gioia a farmi invidia. Mi invitava continuamente al suo gruppo di preghiera, e un giorno mi lasciai trascinare. Notai subito che i partecipanti erano diversi dagli altri; non erano come la gente nella strada che spesso cammina a testa bassa, senza cercare contatti. Guardavano gli altri negli occhi, erano sorridenti, parlavano di Dio in modo semplice. Ciò non mi impedì di sentirmi a disagio; mi domandavo cosa facessi in quel luogo…

(continua)