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martedì 2 gennaio 2018

2 gennaio

O Eterno, Signore nostro!... Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi?
Salmo 8:1-4

La bellezza

Una limpida notte d'estate eravamo in campeggio; giocando, il mio bambino di quattro anni si coricò a terra, sulla schiena. Allora si accorse del cielo sfavillante di stelle. Si calmò all'improvviso ed esclamò pieno di ammirazione: "Oh! mamma, guarda!"
Questo stupore di bambino mi ha fatto riflettere. La Bibbia ci dice che "Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo" (Ecclesiaste 3:11). La bellezza della natura è un segno maestoso della sua esistenza. L'immensità dei cieli, la bellezza d'un piccolo fiore, tutto ci mostra la potenza di Dio e la sua intelligenza.
Ma esiste un'altra bellezza che vediamo col cuore: è la bellezza morale, sono gli atti di eroismo o semplicemente di bontà, di altruismo.
Eppure, le nostre esistenze sono sovente segnate dalla mediocrità, ed anche, oserei dire, dalla bassezza morale. Quante meschinità, bugie, durezze! Come uscirne? Non da soli, ma ricevendo il Signore Gesù. Lui, il creatore di ogni bellezza, è diventato un uomo per portarci la grazia e la verità (Giovanni 1:17). Ci ha amati fino al punto di morire sulla croce, per diventare il Salvatore di vite rovinate. Con chi si affida a lui, Cristo stabilisce una relazione reale e gli fa scoprire ben più della grandezza delle sue opere; gli fa scoprire una gloria di cui tutta la bellezza della natura non è che un pallido riflesso: la gloria di Dio che è luce e amore.