Che
altro richiede da te l'Eterno, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami
la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?
Michea 6:8
Questa
è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato,
Gesù Cristo.
Giovanni 17:3
Il successo o l'assenza di sofferenza?
I
bambini fanno spesso delle domande sul senso della vita. Avevo 11 o 12 anni;
ricordo che all'improvviso fui colpito da un pensiero: "Bisogna vivere per
avere il massimo successo, o per soffrire il meno possibile?" Questo
dilemma mi ha occupato per qualche tempo, poi l'ho dimenticato. Mi tornò in
mente molti anni dopo, perché un collega mi parlò della sofferenza sostenendo
che era un ostacolo alla fede.
Come
risponde la Bibbia a questo? Riguardo al successo nelle cose materiali è molto
chiara: "Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo,
perde poi l'anima sua?" (Matteo 16:26). In fondo, vivere per avere
successo significa vivere da egoisti. È disconoscere l'amore di Dio e il
profondo senso della testimonianza cristiana, che deve manifestarsi anche nella
solidarietà verso i più deboli.
Allora,
bisogna evitare la sofferenza ad ogni costo? È quello che noi cerchiamo di
fare. Ma Dio non ce lo chiede. La Bibbia parla della sofferenza perché
anch'essa fa parte del piano di Dio in relazione col nostro passaggio sulla
terra. La Bibbia ha un messaggio di compassione senza pari per tutti quelli che
soffrono. Ma è Dio stesso che dev'essere
lo scopo della nostra vita, non il bene che ci fa, e neppure le sofferenze
che permette o no che ci avvengano. Siamo ben riconoscenti per tutto ciò che
può alleviare la sofferenza, ma sappiamo che il vero bene consiste nel vivere
in relazione con Lui.