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domenica 14 gennaio 2018

14 gennaio

Che altro richiede da te l'Eterno, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?
Michea 6:8

Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.
Giovanni 17:3

Il successo o l'assenza di sofferenza?

I bambini fanno spesso delle domande sul senso della vita. Avevo 11 o 12 anni; ricordo che all'improvviso fui colpito da un pensiero: "Bisogna vivere per avere il massimo successo, o per soffrire il meno possibile?" Questo dilemma mi ha occupato per qualche tempo, poi l'ho dimenticato. Mi tornò in mente molti anni dopo, perché un collega mi parlò della sofferenza sostenendo che era un ostacolo alla fede.
Come risponde la Bibbia a questo? Riguardo al successo nelle cose materiali è molto chiara: "Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua?" (Matteo 16:26). In fondo, vivere per avere successo significa vivere da egoisti. È disconoscere l'amore di Dio e il profondo senso della testimonianza cristiana, che deve manifestarsi anche nella solidarietà verso i più deboli.

Allora, bisogna evitare la sofferenza ad ogni costo? È quello che noi cerchiamo di fare. Ma Dio non ce lo chiede. La Bibbia parla della sofferenza perché anch'essa fa parte del piano di Dio in relazione col nostro passaggio sulla terra. La Bibbia ha un messaggio di compassione senza pari per tutti quelli che soffrono. Ma è Dio stesso che dev'essere lo scopo della nostra vita, non il bene che ci fa, e neppure le sofferenze che permette o no che ci avvengano. Siamo ben riconoscenti per tutto ciò che può alleviare la sofferenza, ma sappiamo che il vero bene consiste nel vivere in relazione con Lui.